Lazzari House
L’edificio si legge come ambiente unico, in cui i pochi volumi emergenti dalla superficie di base articolano lo spazio, pur garantendo la continuità percettiva e l’unitarietà. Le emergenze visive sono quasi sempre costituite da componenti d’arredo: per il soggiorno un parallelepipedo lapideo con funzione di camino, un’isola centrale quale cucina, un tavolo e un divano; per la camera, il letto, ed i sanitari per il bagno. Gli elementi rimangono sotto la linea dello sguardo, che è dunque libero di spaziare nell’ambiente. Poche eccezioni sono rappresentate da alcuni setti murari e dal volume cementizio che nasconde la scala di collegamento ai due piani dell’edificio.
Il progetto, con pochi materiali, indaga le gradazioni cromatiche della gamma del grigio, dal bianco al nero. Al piano terra fanno eccezione i pavimenti in pietra del tipo crema fiorito ed un muro realizzato con blocchi scuri di pietra a spacco, che dal cancello di ingresso si estende fino a diventare muro solido della casa e penetra sino al cuore della zona giorno, a creare l’immediata relazione tra interno ed esterno.
Il pianerottolo d’arrivo al piano superiore affaccia sul doppio volume con vista sul soggiorno e distribuisce gli ambienti, in cui s’accentua la tonalità crema: diventa preponderante nel bagno, dove la stessa pietra dei calpestii è impiegata per il rivestimento di tutte le superfici e come piano orizzontale monolitico del lavabo.
I materiali dell’involucro dell’edificio sono ridotti al minimo numero: cemento armato a vista e cristallo, dosati in proporzioni inverse sui due livelli. Al piano terra prevalgono le superfici trasparenti, mentre quello superiore appare solido e monolitico, lievemente in aggetto rispetto al piano inferiore, con tre sole aperture.
I colori dell’esterno virano decisamente verso le gradazioni calde del giallo e del marrone: ai toni del muro a spacco si sposano il lastricato lapideo in accordo con l’interno, il selciato scuro ed il pavimento in doghe lignee che dal soggiorno conduce alla piscina.